Biscottificio Burovo

 

“Il pasticcere è il mestiere dell’avvenire” premoniva un panettiere della Novara anni ’20. Lo diceva e lo ripeteva con tanta convinzione che l’adolescente Giovanni Ghiringhelli decise di non seguire le orme paterne nell’allora emergente industria automobilistica; dopo la “sesta” elementare infatti entrò nella rinomata pasticceria “Fioretta” come apprendista. Nel 1938 insieme al suo socio Arturo Canella investirono tutto ciò che avevano nella pasticceria di Antonio Pomella a Galliate (No). Allo scoppio della seconda guerra mondiale, entrambi i soci dovettero partire per il fronte da cui poterono tornare alla fine del conflitto, per riprendere la loro attività. A poco a poco conquistarono una fascia di mercato ben precisa: negozi ed aziende specializzati in dolci a pasta lievitata (panettoni, colombe e gramolini la dolce tipica brioche di Galliate).

Nel 1948 grazie alla profonda conoscenza dei processi produttivi, Giovanni Ghiringhelli ha realizzato la prima macchina stampatrice automatica del Biscotto di Novara, su modulo continuo di carta. Dopo alcuni anni Arturo Canella si ritirò dall’attività e la Canella & Ghiringhelli diventò quella che è oggi: “la Burovo”. Da quel momento l’offerta di prodotti si concentrò su un assortimento più ridotto ma ad alta specializzazione. “Il nostro punto di forza è sempre stato, nei pasticcini di una volta come nei biscotti di Novara o nei panettoni è la qualità.” Questo dichiarava Mario Ricotti genero di Giovanni, quando subentrò alla guida dell’azienda dopo la scomparsa del suo fondatore. Attualmente oltre a Mario lavorano in azienda la moglie Giuseppina, la figlia Monica e suo marito Daniele Colognesi.