Vigneti vista Lago, Cascina Piano

Oggi io e Arianna siamo dirette verso Cascina Piano ad Angera, cittadina affacciata sul Lago Maggiore in provincia di Varese famosa per la sua Rocca Borromea.

La Rocca e le sue mura merlate sono sempre state per me e per quelli che abitano dall'altra parte del lago Maggiore sulla sponda Piemontese, come un miraggio che appare e scompare secondo il tempo, a volte spunta il suo profilo dalla nebbia e nelle sere d'estate è come un faro illuminato in cima alla collina.

Saliamo la stretta via incastrata tra antichi muri, come sempre siamo curiose, emozionate e pronte a scoprire una nuova realtà del nostro amato territorio.

Arriviamo alla Cascina Piano e lì ci accoglie calorosamente Alberto che ci invita subito a fare un giro nei vigneti. 

C'è un'atmosfera quasi magica, la leggera foschia armonizza i confini tra la collina, le vigne e la Rocca, sembra che il tempo si sia fermato e ci riporta ad un paesaggio medievale, questo è uno di quei attimi in cui tutto è perfetto: i profumi, la vista sulla collina, la temperatura dolce dell'aria, tutte queste cose hanno un gusto pieno, un gusto rotondo e impercettibile che mi ricorda quello di un buon vino.

Intanto Alberto ci spiega con quanta dedizione gli antichi vitigni autoctoni vengono accuditi, ci racconta le selezioni delle nuove varietà, e del rispetto che l'azienda adotta riguardo ad un senso etico per l'ambiente.

Entriamo nella Cantina della Cascina Piano per visionare le botti di legno dove riposa il prezioso Vino, Alberto ci spiega la lavorazione fatta con pazienza e tradizione, la costante ricerca della qualità riconosciuta dalla certificazione IGT Ronchi Varesini e il legame con territorio.

Ma è arrivata l'ora di assaggiare il succo prodotto da queste mani esperte e da questo meraviglioso panorama e noi non aspettavamo altro!

La degustazione inizia con un'ottimo bianco San Quirico, profumato e dai sensori floreali, nel frattempo continuamo a parlare con Alberto e Francesca, parliamo di abbinamenti culinari e prodotti del territorio di Varese e del Lago Maggiore e ci rendiamo conto di quanto è importante valorizzare e portare avanti antiche tradizioni.

E' tempo di assaggiare il rosso Primenebbie, un vino chiamato così perché i grappoli d'uva vengono raccolti verso la fine della stagione autunnale, quando le prime nebbie appunto avvolgono il paesaggio di Angera. Avviciniamo il bicchiere per guardare il colore rosso rubino, sentiamo il profumo morbido e deciso di uve Nebbiolo. Portiamo contemporaneamente il calice alla bocca...ed ecco! un momento di sincronicità si è creato tra me e Arianna, infatti pensiamo esattamente la stessa cosa, la corposità di questo vino racchiude tutta la magia e la forza di questa terra, abbiamo aggiunto un'altra perla al nostro tesoro.

L'esperienza della degustazione ci riserva un'altra sorpresa, un vino dolce e fresco nello tempo, da abbinare ai formaggi e ai dessert il Mott Carrè, un vino  "muffato" detto così perché il vino rimane sulle vigne fino a quando la maturazione è completa e una preziosa muffa va ad arricchire i grappoli d'uva donando al vino un delizioso sapore passito.

Terminiamo la visita felici e ansiose di inserire nel nostro e-commerce degli altri fantastici prodotti.

 

 

 

 

 

 

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